L' ex PCI, oggi PD, non attira più l' interesse del suo popolo sempre più deciso a rottamarlo ? Ittiri potrà rivelarsi il Laboratorio Politico di un nuovo corso ?

Pubblicato il da totoi fadda

Parte Sinistra del Teatro...

Parte Sinistra del Teatro...

Ittiri, 23 febbraio 2018.

" Allora compagni - esordisce un vecchio militante del fu PCI-PDS-DS-ULIVO-QUERCIA-PD...- ognuno porti almeno due o tre macchine. Le parcheggiamo in ordine negli spazi all' esterno del Centro per le Arti, ma anche nei parcheggi di fronte, ma anche sui marciapiedi di destra e di sinistra salendo e scendendo dimodochè se passano quelli del M5S o i fascisti della  destra ittirese, crepano di invidia.

Perchè, lo sapete tutti nò ?, quando all' esterno ci sono tantissime auto vuol dire che all' interno c'è il pienone...tanto loro mica entrano..." 
"Sì, sono d'accordo compagno, ma come facciamo a portare due macchine per volta ?- risponde il più acculturato del gruppo spontaneo dei militanti attivi.
"...ma allora ha ragione berlusconi quando dice che siamo dei coglioni ! Prima porti la tua macchia e la parcheggi in ordine di fronte al Teatro, poi prendi quella di tua suocera e dopo porti anche quella di tuo padre. Ci vuole molto a capirlo ?"
L' idea del vecchio compagno non era poi tanto peregrina. L' intera via era zeppa di auto di ogni tipo e marca che disegnavano senza volerlo il tessuto elettorale del partitone: le auto degli infermieri Vips, quelle dei dipendenti delle Coop Vips, quelle di qualche associazione di volontariato Vips, quelle assessoriali, quelle di qualche dipendente comunale, quelle dei beneficiati Vips e quelle dei sottoproletari beneficiandi futuri, nonchè quelle di alcuni consiglieri comunali annoiati. Insomma è stato fatto il "pienone". Non c'èra proprio posto in via XXV luglio. Trovare uno spazietto per una piccola utilitaria era impossibile ! Tutti i cittadini che rientravano a casa dopo una giornata di duro lavoro inveivano con frasi colorate all' indirizzo degli organizzatori accompagnate da  malefici di ogni genere. "Dopo tutto il male che hanno fatto alla nazione e a Ittiri in tutti questi anni rompono i coglioni rubandoci anche i parcheggi...!!" così ci dice un signore, leggermente incazzato, che gira ormai da circa mezz'ora alla disperata ricerca di uno straccio di  parcheggio.

E all' interno ? Com'è la situazione all' interno del teatro ? Ci sarà anche lì il pienone di militanti ed elettori fedeli ? Le presenze saranno direttamente proporzionali alle auto parcheggiate all' esterno ? I nomi altisonanti dei politiconi presenti avranno richiamato le folle oceaniche di un tempo ormai sepolto ? Saranno contenti  Renato Soru e Gianfranco Ganau della calorosa accoglienza riservata alle loro persone ? Saranno presenti tutti i presidenti delle Organizzazioni di Volontariato ai quali è stato negata la possibilità di utilizzare, all' indomani dell' approvazione della legge sul Terzo Settore, le connessioni gratuite garantite da Tiscali ed ora in procinto di essere sconnesse  causando danni gestionali e di relazione tra tutti i Sasol desk della Sardegna ? Crediamo che queste organizzazioni preferiscano starsene nelle loro sedi (pagate di tasca propria) a discutere di altre cose più importanti.

Senz'altro saranno presenti anche tutti gli artigiani, i commercianti e tutte quelle realtà produttive ittiresi, insieme alle loro famiglie e alle loro automobili (da parcheggiare all' esterno...), ai quali nel recentissimo passato è stato riservato un trattamento vergognosamente "escludente" e al contempo menefreghistamente deludente .  Siamo convinti che all' interno ci siano i padri e le madri dei tantissimi giovani disoccupati ittiresi che vorranno sentire, estasiati e felici, che i dati dell' ISTAT registrano un aumento fantastico dell' occupazione...solo che da noi non piovono posti di lavoro ma solo quel forte e grave disagio economico e sociale che va ad aggravare i servizi sociali del nostro comune che non potrà reggere il peso delle richieste.

Ebbene cari lettori dopo un attento sguardo all' interno di questo bellissimo e fighissimo Centro per le Arti ci rendiamo conto che non c'è quasi nessuno ! Giusto i soliti noti. Quei militanti attivi storici che credono ancora che il PD Bancocentrico sia ancora il figliuolo ed erede ideologico del PCI degli anni passati. Lo sguardo di Renato Soru è perso nel vuoto assoluto della sala e la sua fortissima incazzatura è evidente. Lo si nota con evidenza perchè il braccio destro è saldamente appoggiato sul tavolo della presidenza e con quello sinistro appoggia il gomito al tavolo e con la mano semiaperta copre la bocca ed un occhio. Ganau fa finta di nulla, a braccia in conserte, con la mano sinistra tortura l' orecchio e la guancia e guarda ora a destra della sala ora a sinistra cercando sguardi amici per un piccolo conforto. Il Sindaco Sau fa quello che può. Il suo discorso è pacato, articolato, a tratti interessante e, come suo solito, poco incisivo e convincente.

Si ha l' impressione di assistere alla prima di un funerale annunciato. Il malato è grave (il PD ) e deve essere prontamente rianimato. La funzione del "Primario Soru" è proprio questa. Dopo i calci negli stinchi, e non solo, ricevuti a suo tempo dai capi bastone del rianimando partito che lo costrinsero alle dimissioni, dovrà certificare la morte o l' esistenza in vita del paziente illustre cercando di rammendare bene i buchi causati dai suoi cosiddetti colleghi. Insomma sarà un triste funerale in forma strettamente privata ? Si dispensa, come si usa dire nell' èlite intellettuasinina, dalle visite (nonostante i parcheggi pieni zeppi...) ? Le poche presenze e l' aria che si respira richiama alla mente quel clima da nave che sta per affondare e si vedono i passeggeri e la ciurma posizionati vicino vicino all'uscita  pronti a scappare per  contendersi le poche scialuppe di salvataggio a disposizione lasciando  la   nave prima di quel buontempone di Schettino.

Compagniiiii...alle scialuppe...!! All' esterno, magari nascosto tra le tantissime macchine ben parcheggiate, ci sarà pur qualche vecchio tesserato del PCI che oserà gridare... : " salite a bordo cazzo !". Amen.

Parte Destra del Teatro

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