Abbadorzu Onlus e Assemblea Costituente ittirese si schierano in difesa della Famiglia Casu-Scarpa diffamata ingiustamente. La popolazione sarà altrettanto solidale ?

Pubblicato il da totoi fadda

Le adozioni e la cura dei cuccioli nei termini di legge

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Non è vero che a Pippolandia si verificassero "Orrori" !

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Non è vero che i cani restavano chiusi nelle "celle" !

Non è vero che i cani restavano chiusi nelle "celle" !

Forum Organizzativo e di Informazione

Domenica 4 gennaio 2014.

presso la sede sociale di Abbadorzu Onlus promotrice, con la Assemblea Costituente Popolare ittirese, dei Forum di discussione e Confronto inerente le varie problematiche che affliggono la Città di Ittiri, si è tenuto un incontro con i familiari della proprietà del canile Pippolandia posto sotto sequestro dal 22 dicembre 2014, dietro segnalazione della Lega Nazionale per la difesa del cane della sezione di Alghero. E' stato un confronto schietto, aperto e chiaro che ha posto l' accento sulla genuinità e sulla onestà, peraltro mai messa in discussione dalla maggior parte della cittadinanza ittirese, della famiglia Casu-Scarpa in merito alla vicenda che la vede coinvolta. Una discussione approfondita che ha consentito ai presenti di comprendere meglio e a fondo quali obiettivi si celino dietro l' azione intrapresa dalla responsabile della sezione algherese della lega nazionale di difesa del cane, Eva Bianchi. I dirigenti dell' associazione Abbadorzu Onlus si sono resi disponibili, affidando alla referente del sodalizio Imma Scanu l' incombenza e la responsabilità di seguire passo dopo passo l' evolversi della problematica che, interpretando la volontà della cittadina ittirese, ha deliberato di collaborare attivamente con la famiglia Casu-Scarpa con lo scopo primario di difendere, tutelare e divulgare, utilizzando tutti i mezzi a disposizione del sodalizio associativo, la verità dei fatti e degli accadimenti.

Le Stranezze delle Procedure e la velocità di esecuzione

La discussione ha posto un accento particolare su alcune stranezze procedurali. Ci si è infatti domandato come mai, ad esempio, non vi sia stato – come accade per tutte le altre realtà - un preventivo controllo di verifica, anche non concordato; non vi sia traccia alcuna di avvisi scritti da parte di chi era preposto alle verifiche per, eventualmente, contestare irregolarità o abusi; i presenti si sono anche domandati come mai, e perchè, l' affidamento della struttura sia stata assegnata proprio alla associazione che dal 2009 cerca di screditare il canile Pippolandia quindi in pieno conflitto di interesse; ci si è anche domandati quale sia la titolarità, la professionalità, la preparazione tecnico-pratica e specifica in tema di leggi e normative che regolano e determinano la regolarità delle strutture adibite a canile della responsabile della Lega Nazionale sezione di Alghero. La domanda ricorrente era quale sia allo stato attuale, ed in base a quali studi, la autorevolezza acquisita sul campo della rappresentante della Lega che sia confortata da studi specifici in materia di sanità animale e di studi veterinari in senso generale. Infine i presenti si sono posti anche la domanda se è proprio grazie, o a causa, di questa sorta di autorevolezza e credibilità universale, avente evidentemente carattere di rilevanza nazionale, si sia giunti a determinare la assunzione di decisioni così invasive e dannose a cui le autorità competenti, in primis la Guardia Forestale, sono addivenute. Circolano alcune notizie poco simpatiche sul perchè di tutti questi errori procedurali e di tante altre stranezze, in particolare su casi parenterali che coinvolgerebbero alcuni tra i maggiori attori della vicenda e organismi di controllo e tutela del territorio. E' ovvio che qualsiasi magistrato, in totale e perfetta buona fede, visti gli atti ed i documenti avrebbe affidato al suo ufficio decisioni così drastiche e, sotto un certo aspetto anche giuste, che hanno determinato l' allontanamento della famiglia Casu-Scarpa dalla sua struttura aziendale.

Intenzioni e Reazioni

La referente dell' associazione Abbadorzu Onlus, Imma Scanu, ha affidato ad un post il suo pensiero che sintetizza quello dell' intero gruppo dirigente che è il seguente : “ CHIAREZZA è la parola d'ordine da usare in questo caso. Si fa presto a gridare "al lupo" sulla base di illazioni, di foto scattate alle 9 del mattino quando ancora nessuno degli operatori aveva avuto la possibilità di ripulire i ricoveri dei cani dagli escrementi prodotti durante la notte. Anche un bambino capirebbe che se fosse stato un “lager” (come è stato definito) non avrebbero trovato solo quelli ma una montagna. I veterinari che hanno visitato i cani hanno confermato l'ottimo stato di salute di questi ultimi. Di cosa stiamo parlando allora, chi ha interesse a far si che questa struttura venga chiusa ? Chiarezza dunque e........ricordatevi che si è innocenti fino a prova contraria. Non lasciamo la famiglia Casu-Scarpa da sola”. A rafforzare questa posizione si aggiunge un comunicato stampa del Sindaco di Ittiri nel quale, in risposta alla richiesta di notizie e provvedimenti assunti sulla vicenda del canile da parte dei consiglieri di opposizione Giacomo Zara e Daniele Sanna, dichiara : “ ...passando al merito della richiesta, ovvero lo stato di salute in cui versano i cani, devo dirvi che non ho a disposizione altre fonti se non quelle della società proprietaria del canile, da me prontamente contattata per avere delucidazioni sulla situazione, e dei volontari che vi prestano provvisoriamente servizio; oltre, naturalmente delle foto che vediamo sui social media. Avendo avuto sentore che la situazione poteva evolvere negativamente dal punto di vista igienico sanitario, ho quindi inviato alla Procura della Repubblica e alla Guardia Forestale in data 29/12/2014 una nota con la quale paventavo questo rischio e manifestavo la mia preoccupazione per le condizioni in cui avrebbero potuto trovarsi i cani presenti. Non ho ricevuto alcuna risposta a questa nota e non sono a conoscenza ufficialmente di provvedimenti che in tal senso sono stati adottati dagli Enti su citati. Avendo comunque competenza nel territorio comunale sulla salute pubblica, mi riservo la facoltà di chiedere di effettuare un sovraluogo nella struttura onde appurare se nell’immediato ci possano essere rischi per l’incolumità delle persone e per l’ambiente. A questo proposito vi ricordo che essendo la struttura sotto sequestro giudiziario l’accesso è precluso a chiunque non espressamente autorizzato dall’estensore del provvedimento. In merito alla realtà al momento del sequestro posso solo affermare che ne i controlli periodici da parte della Polizia Municipale, ne tantomeno quelli della ASL e a quanto mi risulta anche dei Carabinieri dei NAS avevano mai evidenziato difformità della struttura rispetto alle prescrizioni di legge, ne pecche o inconvenienti nella gestione. Tant’è che anche per noi, come per altri Comuni, il provvedimento di sequestro è arrivato come un fulmine a ciel sereno”. Questa la risposta del Sindaco Orani.

Le notizie che ci giungono su quella che è la condizione del canile allo stato attuale non sono purtroppo incoraggianti. La proprietà del canile, unitamente ai volontari che quotidianamente prestavano la loro opera nella struttura avevano lasciato, al momento del sequestro e della loro esautorazione, i locali puliti, ordinati, disinfettati. Oggi le cose, stando a quanto circola in rete in termini di testimonianze, di foto e di filmati, sono totalmente cambiate. In peggio purtroppo per i cani. Molti dicono che il canile Pippolandia, con questa anomala gestione, sia diventato un vero e proprio “lager” ! (sorge il sospetto, ai molti che comprendono l' animo umano, che l' obiettivo si stia raggiungendo in pieno...).

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